Oscar Matteo Giuggioli: “Recito per fuggire da ciò che non riesco a decifrare”
Il percorso e i desideri per il futuro di un giovane talento del cinema


Ha solo 20 anni Oscar Matteo Giuggioli, ed &egrave; un giovane talento del panorama del cinema italiano da tenere d&rsquo;occhio in quanto gi&agrave; coinvolto in grandi produzioni. Dopo gli studi di recitazione, ed essersi fatto le ossa sui&nbsp;palcoscenici di Milano, nel 2017 debutta sul grande schermo nel film&nbsp;&ldquo;Gli sdraiati&rdquo;&nbsp;di Francesca Archibugi.&nbsp;Nel 2018, interpreta Tom, in&nbsp;&ldquo;Succede&rdquo;&nbsp;di Francesca Mazzoleni per poi ricoprire il ruolo di Klaus in &quot;Un passo dal cielo 5&quot; la serie cult di Rai Uno.&nbsp;Pi&ugrave; recentemente lo abbiamo seguito su Netflix in &ldquo;Sotto il sole di Riccione&rdquo; , sceneggiato e prodotto in via esecutiva da&nbsp;Enrico Vanzina,&nbsp; per arrivare a &ldquo;Pompei, eros e mito&rdquo;, il docu-film di Pappi Corsicato a cui l&rsquo;attore &egrave; gi&agrave; molto affezionato&hellip; 
 
Raccontaci brevemente il tuo percorso&hellip; 
Ho iniziato a recitare per necessit&agrave;, per il bisogno di fuggire da qualcosa di cui ancora oggi fatico a decifrarne la sagoma. Tutto &egrave; partito quando avevo 15 anni, in una compagnia teatrale di Milano, e dopo un anno ho iniziato con i primi provini per il cinema. Cos&igrave; sono arrivato a recitare ne &ldquo;Gli Sdraiati&rdquo; di Francesca Archibugi e poi in &ldquo;Succede&rdquo; di Francesca Mazzoleni. Recitare permette di soddisfare per il mio bisogno di esprimermi, ho sempre avuto difficolt&agrave; a mostrare agli altri quello che sento e che provo. 
 
Come &egrave; cambiata la vita di voi giovani attori con l&rsquo;arrivo delle piattaforme streaming e dei social media? 
Le piattaforme streaming hanno rivoluzionato il modo di guardare e di vivere il cinema rendendo tutto pi&ugrave; immediato, comodo e veloce. La rivoluzione portata da queste realt&agrave; rende il prodotto accessibile a tutti, ed essendo il cinema un mezzo culturale direi: &ldquo; lunga vita a loro!&rdquo;.  I social media invece sono una vetrina ideale per mostrare quello che fai, quanto sei bravo e bello, ma personalmente non ho un gran rapporto con questi canali. 
&nbsp;

PRADA Total look

Il tuo ultimo lavoro ti vede impegnato con due grandi personalit&agrave; del cinema: Pappi Corsicato e Isabella Rossellini. Raccontaci il film, il tuo ruolo e come &egrave; stato lavorare con loro. Che consigli ti hanno dato? 
Il film &egrave; stato prodotto da Sky Arte e racconta i miti e le leggende nati intorno alla caduta di Pompei, tutto in chiave moderna e narrato da Isabella Rossellini. La storia che interpreto vede gli ultimi attimi di vita di due ragazzi, amici (forse amanti) che si stringono in uno struggente abbraccio nell&rsquo;attimo prima della morte.  &Egrave; stato meraviglioso lavorare ancora con Pappi dopo &ldquo;Vivi e Lascia Vivere&rdquo; perch&eacute; &egrave; un regista dotato di grande sensibilit&agrave; ed intimit&agrave; verso il suo lavoro. Sono sempre affascinato nel vederlo sul set, creare e danzare dietro le quinte. Pappi attorno alle sue scene crea una sorta di cupola fatta dai colori delle sue musiche. Anche lavorare con Isabella Rossellini &egrave; stata un&rsquo;esperienza fantastica, vedere il mio nome scritto in piccolo affianco al suo mi ha emozionato.  
 
La moda oggi pi&ugrave; che mai influisce nella quotidianit&agrave; di ognuno di noi. Cha peso ha secondo te tra i giovani? 
Il modo di vestire &egrave; uno dei mezzi di comunicazione che utilizziamo per far capire alle persone che ci circondano chi siamo, quali colori ci appartengono e quali forme vogliamo assumere. Tra i &ldquo;giovani&rdquo; ha un peso significativo, in quanto viviamo in un mondo dove vetrina e personaggio, in certi casi, possono essere utili e importanti. 
 
Oggi con i social network il ruolo dell&rsquo;attore &egrave; diventato pi&ugrave; complicato. Quanto &egrave; impegnativo governare la propria popolarit&agrave; con una vita privata in sharing con i follower?&nbsp; 
Il ruolo si &egrave; complicato perch&eacute; spesso viene utilizzato come metro di paragone e giudizio. Mi consolo con il fatto che rispecchia la popolarit&agrave; di una persona e non la credibilit&agrave;. Si, &egrave; impegnativo nel momento in cui rendi la tua vita privata pubblica, ma io tendo a preservarla e a mantenerla mia.&nbsp; 
 
Cosa senti di suggerire ai tuoi follower o che cosa vorresti che la gente che ti segue capisse realmente di te? &nbsp; 
Purtroppo, come detto prima, lascio trasparire molto poco dai social, &egrave; difficile capirmi da Instagram o &egrave; addirittura facile inquadrare male. Posso solamente dirvi che se vi fidate e avete voglia, far&ograve; del mio meglio per mostrare cose sempre pi&ugrave; belle e appassionanti.  
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Il tuo primo e ultimo &ldquo;grazie&rdquo; della giornata 
Non c&rsquo;&egrave; un vero e proprio grazie, c&rsquo;&egrave; la consapevolezza di essere nato in un paese pi&ugrave; fortunato rispetto ad altri, e di avere una famiglia che mi vuole bene.&nbsp; 
 
La tua generazione in tre parole? 
Cazzo che figata. 
 
Raccontaci i tuoi progetti futuri&hellip; 
A brevissimo ci vedremo con una nuova serie targata Mediaset, che si intitola &ldquo;Buongiorno Mamma&rdquo;. &Egrave; la storia di una famiglia messa allo sbaraglio da un avvenimento particolare di cui purtroppo non posso dire nulla.  Ci rivedremo poi su Netflix, ma anche qui non vi anticipo altro. E poi incrociamo le dita...&nbsp;

Model&nbsp;Oscar Matteo Giuggioli&nbsp; 
Foto&nbsp;Davide Musto&nbsp; 
Stylist&nbsp;Andreas Mercante&nbsp; 
Intervista Massimiliano Benetazzo

#TalkingWith Oscar Matteo Giuggioli

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