Il direttore creativo di Agnona racconta il lancio della nuova collezione uomo e svela le sue regole dell’abbigliamento maschile

Sportswear, outerwear e knitwear di lusso, sartorialit&agrave; morbida e capi senza tempo. E poi ancora design moderno e attenzione maniacale alla qualit&agrave; dei materiali. Sono queste le direttrici sulle quali si muove la prima collezione uomo di Agnona, il brand del lusso femminile fondato nel 1953 che fa capo al Gruppo Ermenegildo Zegna. Dopo 20 anni di pausa, il marchio ha deciso di rilanciare il menswear con una collezione che ha sfilato in passerella durante l&rsquo;ultima edizione della Milano fashion week accanto a quella femminile. A firmare la collezione &egrave; Simon Holloway, gi&agrave; direttore creativo della divisione donna dal 2015, succeduto a Stefano Pilati. Lo abbiamo incontrato. 
 
Dopo una pausa di vent&rsquo;anni, il brand ha deciso di rilanciare la linea uomo partendo dalla fashion week donna.&nbsp;Come mai? 
Mi sono reso conto che mancava qualcosa nel mercato della moda maschile: una collezione sportiva di lusso, outwear, maglieria, con capi sartoriali morbidi e al contempo classici. Ho voluto colmare questa mancanza con una collezione che, pur conservando le sue radici classiche, fosse allo stesso tempo moderna. Ho quindi ripensato al Dna del marchio ed &egrave; nata l&rsquo;idea di creare una sorta di sportswear europeo d&#39;alta gamma, fatto di capispalla e maglieria, con tagli sartoriali fluidi e capi timeless. 
 
Da dove sei partito per realizzarla? Quale &egrave; stata la tua fonte di ispirazione? 
Ho iniziato a ricercare negli archivi di Agnona. L&rsquo;abbigliamento da uomo, proprio come quello da donna, &egrave; stato creato con capi distinti di sartoria morbida e una maglieria che non avesse un aspetto smaccatamente business. Ha un Dna favoloso e credo sia perfetto per i tempi di oggi.&nbsp;L&rsquo;ho rimodellato conferendo un tocco vigoroso a uno stile Ivy League, una sorta di reinterpretazione europea del classico dandy in stile americano.&nbsp;Ho ricercato una gamma cromatica basata sul classico stile alla marinara, grigio antracite e vicu&ntilde;a, ammorbiditi con toni dall&rsquo;inflessione anglosassone che ricordano i colori tipici delle isole Shetland e quelli del tessuto denim e di varie sfumature di indaco lavato.&nbsp; 
 
Chi &egrave; l&#39;uomo che indossa Agnona? 
Qualsiasi uomo di gusto che desideri indossare capi di qualit&agrave;. La collezione &egrave; oramai un classico senza tempo e pu&ograve; avere uno stile pi&ugrave; classico o pi&ugrave; moderno. Per me la virilit&agrave; &egrave; tutta una questione di individualit&agrave; e sei tu a decidere cosa vuol dire per te in base alle tue condizioni imprescindibili per essere definito tale.&nbsp; 
 
Cosa pensi, invece, dell&rsquo;uomo di oggi? 
Credo che ci sia un uomo dimenticato e che la moda non sia pi&ugrave; al servizio di chi non indossa un abito su misura. C&#39;&egrave; un abbigliamento emozionante e alla moda per chi vuole un look pi&ugrave; all&#39;avanguardia e ci sono dei bei classici. Ma a mio avviso, c&rsquo;&egrave; ben poco tra questi due poli opposti. L&#39;abbigliamento uomo di Agnona &egrave; per quel ragazzo che si sente alienato dall&#39;abbigliamento streetwear di tendenza, tuttavia non vuole invecchiare, e desidera ancora un livello di qualit&agrave; insuperabile.&nbsp; 
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Dopo il trionfo dello street style e della moda genderless, la moda maschile sta rivalutando l&#39;eleganza formale, con un atteggiamento pi&ugrave; rilassato rispetto al passato.&nbsp;Cosa ne pensi? 
&Egrave; esattamente questo ci&ograve; che ho voluto creare: una collezione rilassata che sia informale e al tempo stesso elegante. Volevo anche esplorare un approccio sensibile alla mascolinit&agrave; che emanasse una sensazione di calore e accessibilit&agrave;.&nbsp; 
 
Come vedi la moda di oggi?&nbsp;&Egrave; cos&igrave; diversa da quando hai iniziato? 
La moda casual maschile &egrave; stato il pi&ugrave; grande cambiamento dell&#39;ultimo decennio. L&#39;ubiquit&agrave; delle scarpe da ginnastica e dell&rsquo;abbigliamento sportivo. Vi ricordate l&rsquo;espressione &ldquo;casual fridays&rdquo;? Ora, questo &egrave; ogni giorno, anche sul posto di lavoro.&nbsp;Non credo che non si possa pi&ugrave; indossare una giacca, forse ora una giacca &egrave; una giacca su misura, morbida, double face o tagliata in jersey o anche una giacca o un cardigan in maglia. Credo sia importante vestirsi bene, ma quel tipo di formalit&agrave; che una volta esisteva, &egrave; pi&ugrave; per un&#39;occasione oggi, che per tutti i giorni.&nbsp; 
 
C&rsquo;&egrave; uno designer sulla scena attuale con cui ti piacerebbe collaborare?&nbsp; 
Nutro enorme rispetto e ammirazione per quegli stilisti che hanno creato il loro mondo e che sono riusciti a farlo in maniera indipendente.&nbsp;Giorgio Armani ha reinventato da solo l&#39;abbigliamento maschile a Milano con la sua sartoria morbida. Il mio primo giubbotto da adolescente era firmato Armani. Non mi ero mai sentito cos&igrave; importante in vita mia come quando ho indossato quel giacchetto per la prima volta.&nbsp;Allo stesso modo Ralph Lauren ha creato un mondo di cui tutti volevano far parte. Ricordo il mio primo viaggio a New York quando avevo 15 anni e trascinai mio padre alla Rhinelander Mansion sulla Madison Avenue. Comprai una camicia con i bottoni sul collo. &nbsp;Mi cambi&ograve; la vita. Era un design puro e semplice e quando alla fine sono andato a lavorare per lui, era come se avessi realizzato un sogno.&nbsp; 
 
Credi che i giovani creativi di oggi abbiano abbastanza spazio per esprimersi? 
Lo spazio per esprimersi oggi &egrave; infinito. Basta guardare Instagram, Snapchat e TikTok per capire cosa intendo. &Egrave; un po&#39; triste, tuttavia, che tanto di quello che c&#39;&egrave; l&agrave; fuori sia solo un&rsquo;imitazione e un duplicato. Vorrei che ci fosse pi&ugrave; originalit&agrave;. Ci sono persone che colpiscono per una nota originale, ma &egrave; molto raro. Il mondo digitale pu&ograve; aver creato lo spazio per la libert&agrave;, ma &egrave; pieno di banalit&agrave;.&nbsp; 
 
Il fattore economico &egrave; sempre pi&ugrave; importante anche nel settore della moda. Pensi che creativit&agrave; e design contino ancora oggi? 
Il design e l&rsquo;innovazione sono fondamentali e senza, non saremmo da nessuna parte nel mondo della moda, n&eacute; dal punto di vista economico n&eacute; in altro modo. Detto ci&ograve;, credo fermamente nella qualit&agrave; del lusso, nell&#39;artigianalit&agrave; italiana, nella purezza dei materiali e, molto semplicemente, nel gusto impeccabile.&nbsp;

#TalkingWith Simon Holloway

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