Dimentica Gstaad e Courchevel. Megève, con i suoi 2.400 metri di altitudine e i suoi 3200 abitanti, offre una delle scene gastronomiche più emozionanti dell'alta montagna. Tra le stelle consacrate ecco il ritratto di quattro chef che valgono da soli il viaggio.


lo chef:&nbsp;Un francese di altri tempi installato i piatti, comprese le Anversa Dome ha posto le basi della sua naturalezza agitato. Non c&#39;&egrave; da stupirsi, quando si conosce il percorso del ragazzo, cresciuto al fianco di Alain Ducasse, Pierre Gagnaire e Bernard Pacaud. Ha iniziato il suo percorso con Ferme de mon P&egrave;re, ex covo di Marc Veyrat, ed &egrave; diventato il ristorante pi&ugrave; elegante del posto.

Quartier generale:&nbsp;l&#39;Indirizzo, punto di riferimento&nbsp;del&nbsp;Gruppo Zannier, diventato esperto di ospitalit&agrave; con Phum Baitang, in Cambogia e il 1898 a Gand. Fedele allo stile di arredamento Wabi-Sabi, il dec&ograve;&nbsp;che unisce elementi grezzi ad una calda intimit&agrave;.&nbsp;

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Il suo piatto:&nbsp;Sceglie&nbsp;verdure selvatiche e di serra&nbsp;raccolte a mano. Uova in camicia, brodo di sedano&nbsp;al pepe lungo,&nbsp;sgombro affumicato, cosce di rana, liquirizia,&nbsp;animelle e&nbsp;trota alle mandorle esaltata&nbsp;da&nbsp;capperi al burro.

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L'eternamente cool: Julien Burlat

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Lo Chef: Tutti a Mag&egrave;ve parlano di lui. Ha soli&nbsp;26 anni Julien Gatillon, ma gli&nbsp;hanno gi&agrave;&nbsp;offerto il comando del 1920.&nbsp;Ha una grossa esperienza in cucine pluristellate, compresa quella di Yannick Alleno a Meurice, dove offre la sua visione di una cucina vivace e aperta, senza negare il suo amore per i classici borghesi. Per il momento ha due stelle, ma &egrave; in lizza per la terza.

Quartier Generale:&nbsp;Il tavolo del nuovissimo Four Season,&nbsp;ex Chalet du Mont d&#39;Arbois, parte&nbsp;della catena&nbsp; Edmond de Rothschild e&nbsp;autorit&agrave; assoluta nel panorama alberghiero di Meg&eacute;ve. Scommettiamo sul&nbsp;suo successore che, con il suo lusso anti-bling, sapr&agrave; mantanere l&#39;eccellenza francese.

Il suo piatto:&nbsp;Con il&nbsp;suo calibro millimetrico e il&nbsp;suo tocco ha conquistato 2 stelle, la sua audace cucina e i suoi geniali colpi sono in grado esaltare l&#39;aragosta blu, gamberi e caviale. Obbligatorio.

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L’étoile montante : Julien Gatillon

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Lo Chef :&nbsp;Ecco chi &egrave; Olivier Roellinger&nbsp;da&nbsp;Cancale. Un ambasciatore del buon gusto, capace di attrarre VIP e i giovani gastronomi parigini. Spalla di Marc Veyrat, &egrave; passato dalla cucina di Crillon, ha fondato con la moglie Flocons de Sel nel 2007 e dopo 5 anni ha ottenuto la sua terza stella Michelin.

Quartier Generale:&nbsp;patite table trasformato in un&nbsp;5 stelle della catena&nbsp;Relais &amp; Chateaux, il&nbsp;suo albergo immerso tra i boschi&nbsp;offre un caldo nascondiglio a ridosso della stazione, dove poter&nbsp;trascorrere il tempo&nbsp;&nbsp;nel centro benessere, a tavola o sulle piste.&nbsp;&nbsp;

Il suo piatto:&nbsp;zero fronzoli, tecnologia quasi invisibile e la sua impronta&nbsp;evidente di genio. Gli spaghetti di Salsifis&nbsp;leggermente affumicati, pancetta in polvere e tartufo, sfiziosi filetti&nbsp;di camoscio con&nbsp;una mousse al&nbsp;mirtillo o&nbsp;alla&nbsp;bietola, legumi&nbsp;serviti con un accenno di&nbsp;senape.

<a href="http://www.floconsdesel.com">www.floconsdesel.com</a>

La superstar : Emmanuel Renaut

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Lo chef: La rivista &quot;Le Chef&quot; nel 2015 lo ha stato definito la nuova speranza. Lui originario della&nbsp;regione francese Perigord &egrave; arrivato da&nbsp;secondo chef&nbsp;ed oggi &egrave;&nbsp;al comando con la sfida di mantenere la stella&nbsp;del suo predecessore.

Quartier Generale: Il&nbsp;villaggio a cinque stelle del giovane gruppo francese Les H&ocirc;tels d&rsquo;en Haut,&nbsp; oltre alle sue 22 camere e 5 suite ultra lusso, un bagno svedese con vista sul Monte Bianco e un accogliente&nbsp;bar capeggiato da&nbsp;giovani barman, vantaa&nbsp; dei tavoli pi&ugrave; intimi del luogo.

Il suo piatto:&nbsp;Per i suoi piatti attinge dalla natura, con prodotti ovviamente alpini. Pesce selvatico, maiale dei&nbsp;Monts di&nbsp;Cantal, gambero rosso, la cucina &egrave; dove una purezza incontra&nbsp;condimenti&nbsp;volontariamente semplici. Su richiesta, un menu vegetariano.

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Perchè Megève è il nuovo punto di riferimento per i ristoranti stellati?

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