Chef, 23 anni, assieme al compagno Floriano Pellegrino sta cambiando le regole 
della cucina pugliese al “Bros”, ormai meta culinaria obbligatoria nel capoluogo salentino. In futuro, sogna il Giappone e un progetto con l’amica modella Chiara Scelsi

Foto&nbsp; Alessandro Oliva 
Styling&nbsp; Marta Oldrini

Isabella Pot&igrave; (all&rsquo;anagrafe Benedetta) ha lo sguardo liquido di chi &egrave; abituato a pesare ogni situazione a modo proprio, l&rsquo;istinto dei vent&rsquo;anni, ma un&rsquo;anima antica cucita addosso. Ed &egrave; proprio questa dicotomia tra pesi specifici che ne caratterizza il percorso professionale e probabilmente il successo. Nata a Roma da padre leccese e madre polacca, fa presto ritorno nella &ldquo;capitale&rdquo; salentina che oggi assieme al suo compagno Floriano Pellegrino, ha portato sulle mappe gastronomiche d&rsquo;Italia con il successo del ristorante &ldquo;Bros&rdquo;. Fame di novit&agrave; e nessuna paura, dopo aver completato l&rsquo;istituto alberghiero, appena diciottenne, parte per l&rsquo;estero. A Londra lavora per circa un anno con Claude Bosi al bistellato &ldquo;Hibiscus&rdquo;, poi Copenhagen al tristellato &quot;Geranium&quot; e al &quot;Mirazur&quot; di Mauro Colagreco votato quest&rsquo;anno quarto miglior ristorante al mondo dalla &ldquo;50 Best Academy&rdquo;; ma l&rsquo;esperienza che le &egrave; rimasta nel cuore pi&ugrave; di tutte &egrave; senza dubbio quella fatta lavorando in pasticceria per Martin Berasategui e Paco Torreblanca nei Paesi Baschi. Una valigia di esperienze che stimolano appunto in Isabella il desiderio di tornare a casa perch&eacute;, come lei stessa afferma: &laquo;La multiculturalit&agrave; &egrave; un processo naturale che appartiene alla crescita di ognuno di noi, tutto sta a salvaguardare nel contempo le proprie tradizioni e le proprie usanze: io lo faccio ogni giorno nel nostro ristorante che &egrave; un melting pot di culture e di nazionalit&agrave;&raquo;.&nbsp;

Top di raso doppio e cerchietto di raso, Prada.

Camicia di pelle, Salvatore Ferragamo, cerchietto, Prada.

&nbsp;La sensibilit&agrave; gastronomica nei suoi piatti &egrave; infatti un gioco sottile tra contenuto tradizionale e purezza dei sapori, tecniche consolidate e un occhio alla creativit&agrave; soprattutto nella presentazione; l&rsquo;intero men&ugrave; di &ldquo;Bros&rdquo; si legge come una ricerca dei sapori salentini ormai dimenticati bilanciati con un tocco nordico nell&rsquo;estetica e nella pulizia dei piatti. E sono gli elementi contrastanti come erbe selvatiche, agrumi e tabacco, che narrano, infine, il viaggio attraverso una terra affascinante. La cifra stilistica &egrave; da Millennial (la squadra &egrave; formata da talenti tutti sotto i trent&rsquo;anni), dove l&rsquo;intento non &egrave; pi&ugrave; la scoperta di qualcosa di mai visto prima bens&igrave; la &ldquo;riscoperta&rdquo; di una forte identit&agrave; regionale che fa da collante tra presente passato e futuro. In poco pi&ugrave; di tre anni dall&rsquo;inaugurazione di &ldquo;Bros&rdquo;, aperto inizialmente da Floriano e il fratello Giovanni (da cui il nome &ldquo;Bros&rdquo; - slang per &ldquo;fratelli&rdquo;), Isabella non ha ricevuto sconti da parte del compagno e la sua crescita professionale &egrave; stata organica e sudata, di pari passo al crescente successo del ristorante di cui ora &egrave; head chef e co-owner; d&rsquo;altra parte &egrave; lei stessa a dichiarare che: &laquo;Dopo aver girato le cucine pi&ugrave; importanti d&rsquo;Europa, con la consapevolezza del nostro background siamo tornati a Lecce conoscendo tutte le difficolt&agrave; che il nostro territorio ci avrebbe riservato.&nbsp;

Abito di pelle, Fendi, cerchietto di raso, Prada, décolleté di scuba con serigrafia multicolore, Fendi.

Giacca monopetto di cotone, Tagliatore 0205, abito di lana e seta, sciarpa triangolare di cashmere, tutto Jil Sander, orecchino a clip, Acne Studios. 

Siamo tornati qui soprattutto per tenere fede a quello che ogni giorno comunichiamo con la nostra cucina: il legame a ingredienti e tecniche che sono propri solo di questo territorio&raquo;. Nel 2017 arriva inaspettata la consacrazione, seguita a ruota dalla stella Michelin: Isabella viene infatti menzionata nella lista dei &ldquo;Best 30 under 30&rdquo; di Forbes come una delle giovani chef pi&ugrave; promettenti al mondo, scatenando un tumulto mediatico a cui seguono ospitate a &ldquo;Masterchef Italia&rdquo; come giudice e la partecipazione al nuovo format culinario &ldquo;Il ristorante degli chef&rdquo;, assieme al meneghino Andrea Berton e al francese, trapiantato in Italia, Philippe L&eacute;veill&eacute;. Un grande traguardo a cui Isabella risponde osservando che: &laquo;Gli articoli, le interviste, le apparizioni in tv, sono cose che facciamo con totale disinvoltura perch&eacute; non ne siamo dipendenti. Sono una cuoca contemporanea e per questo cerco di sfruttare al massimo, ma allo stesso tempo con naturalezza, questo strumento&raquo;. Traguardi importanti per una ragazza di soli 23 anni ma con le idee molto chiare per il futuro: all&rsquo;orizzonte ci sono infatti una serie di progetti, personali e professionali, che la terranno occupata per tutto il 2019, in primis il matrimonio in arrivo con il compagno di cui dice: &laquo;&Egrave; una scelta che abbiamo fatto assieme, con naturalezza ma meditata nel tempo: nonostante la giovane et&agrave; siamo abituati a progettare tutto, dal lavoro alla vita privata. Come per la cucina non c&rsquo;&egrave; una ricetta segreta, esiste solo il coraggio e lo sforzo di alimentare il rapporto giorno dopo giorno&raquo;.

Giacca maschile, camicia stampata e pantaloni di lino e seta con jacquard a forma di cigno, tutto Acne Studios.

Soprabito doppiopetto di nappa, polo di tessuto tecnico, Miu Miu, gilet nero di misto seta con zip, Louis Vuitton. 

Non stupisce dunque l&rsquo;ascesa della giovane chef nell&rsquo;olimpo delle personalit&agrave; femminili di spicco del nostro paese, onest&agrave; intellettuale e d&rsquo;intenti fanno parte del suo carattere e quando viene interrogata riguardo le disparit&agrave; uomo-donna in cucina risponde: &laquo;In cucina non ce ne sono, eviterei addirittura di parlarne perch&eacute; trovo assolutamente stupido fare distinzioni di sesso nell&rsquo;ambito gastronomico: non esiste lo chef uomo e lo chef donna, esistono solo gli chef. Nel nostro ristorante siamo 7 donne su 20 dipendenti&raquo;. Per quanto riguarda invece il lavoro, Isabella pensa ad un&rsquo;esperienza in Giappone, alla cui sensibilit&agrave; si sente particolarmente vicina. Ha inoltre in programma un rinnovo totale di &ldquo;Bros&rdquo; a livello di concept sia per la cucina sia per la pasticceria, ma ci tiene a non svelarne i dettagli perch&eacute; &laquo;l&rsquo;effetto sorpresa &egrave; importante&raquo;. E poi una collaborazione con la modella Chiara Scelsi, amica: &laquo;Tra noi c&rsquo;&egrave; stato da subito un feeling pazzesco, esperienze simili e la voglia di riscatto. &Egrave; grazie a lei se sono coinvolta in un grande progetto di giovani talenti femminili che si esprimono in vari campi professionali, tutte eccellenze&raquo;.

Hair stylist Cristina Crosara@Greenapple. 
Make up artist Bonnie Caria@Greenapple. 
Assistente fotografo Paolo Leonori

Isabella Potì

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