Dolce&Gabbana e il minimal ritrovato
La sfilata Dolce&Gabbana punta sulla pulizia delle forme, silhouette influenzata dagli 90-2000, con accenni couture.
La sfilata Dolce&Gabbana punta sulla pulizia delle forme, silhouette influenzata dagli 90-2000, con accenni couture.
Creature reali o immaginarie invadono la moda maschile, ricamate, stampate, stilizzate, oppure trasformate in accessori-scultura. Dalla borsa a forma di anatra di Charles Jeffrey Loverboy, alle camicie con levrieri nel caso di Egonlab. L’uomo gioca con un immaginario ironico e narrativo. Il risultato migliore? Le tartarughe perlate che diventano clutch e lepri peluches-sciarpa di Simone Rocha.