Questa mattina sono stati annunciati i nomi dei vincitori del Concorso Internazionale di Idee per la Copertura dell’Arena di Verona, promosso e sponsorizzato da Calzedonia.

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Sono stati resi noti questa mattina, nell&rsquo;aula magna del rettorato del Politecnico di Milano, i nomi dei vincitori del Concorso Internazionale di Idee per la Copertura dell&rsquo;Arena di Verona, promosso e sponsorizzato dal Gruppo Calzedonia dell&rsquo;imprenditore Sandro Veronesi.

Alla base del progetto bandito lo scorso marzo, l&rsquo;esigenza di proteggere l&rsquo;anfiteatro romano pi&ugrave; amato al mondo, in modo da continuare a garantire non solo la migliore fruizione degli spettacoli, ma anche una salvaguardia del patrimonio archeologico ed architettonico dell&rsquo;area, nel rispetto dei vincoli urbanistici e paesaggistici. Cinque i requisiti fondamentali del bando: qualit&agrave; e coerenza della soluzione architettonica, funzionale ed ambientale; reversibilit&agrave; della soluzione proposta e compatibilit&agrave; con le strutture dell&rsquo;Arena, compatibilit&agrave; con gli aspetti di sicurezza e capienza dell&rsquo;Anfiteatro; tipologia dei materiali e componente tecnica degli impianti.

Il tutto, naturalmente, senza togliere nulla del fascino dell&rsquo;arena, che deve poter continuare a proporre spettacoli a cielo aperto. Una sfida non da poco per gli oltre ottanta partecipanti: sono state 84 le idee progettuali esaminate (su 87 pervenute, solo 3 sono state escluse per non ammissibilit&agrave; rispetto ai criteri del bando). In cento ore di lavori la commissione ha giudicato 700 tavole. Di centomila euro &egrave; stato invece&nbsp; l&rsquo;investimento da parte del Gruppo Calzedonia, di cui settantamila sono andati ai primi tre vincitori (rispettivamente 40mila, 20mila e 10mila per i primi tre classificati).

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Il primo premio &egrave; andato allo studio associato SBP &amp; GMP (progetto n. 59) di Stoccarda e Berlino. A fare la differenza &egrave; stato l&rsquo;approccio minimalista e leggero del progetto di copertura, che prevede una intelaiatura a membrane a scomparsa coadiuvata da un sistema di riavvolgimento dei cavi che consente di mantenere quasi completamente libero lo spazio aereo sottostante: il lavoro comporterebbe una spesa di circa 13,5 milioni di euro, ed una realizzabilit&agrave; presunta in un anno e mezzo. Presunta in quanto, come giustamente precisato dalla sovrintendenza del Comune di Verona, occorre tenere conto dell&rsquo;interazione con la parte archeologica della struttura. Rispettivamente secondo e terzo sono stati giudicati i progetti degli studi Vincenzo Latina di Siracusa (progetto 41) e quello della RTI Italo-Spagnola con capogruppo l&rsquo;architetto Roberto G. M. Ventura (progetto n.66).&nbsp;

Il progetto della copertura, approvato dall&rsquo;ex Ministro ai Beni e alle Attivit&agrave; Culturali Massimo Bray, potrebbe essere affidato allo stesso studio vincitore del Concorso di Idee: condizione auspicabile vista la complessit&agrave; del progetto ma non obbligatoria, secondo il bando di concorso.&nbsp;

&ldquo;Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto del gruppo Calzedonia&rdquo; ha affermato il sindaco di Verona Flavio Tosi, che si &egrave; impegnato tra l&rsquo;altro con l&rsquo;amministrazione per una mostra in cui verranno esibiti tutti i progetti esaminati nel Concorsi di idee.

&ldquo;In Italia c&rsquo;&egrave; bisogno di concretezza, le sole idee non sono pi&ugrave; sufficienti&rdquo; ha detto Sandro Veronesi. &ldquo;Per un imprenditore &egrave; molto positivo poter dare un contributo alla propria citt&agrave; in termini di progetti e anche di opportunit&agrave; lavorative. Se si decider&agrave; per la effettiva realizzazione, di sicuro non ci tireremo indietro in termini di contributi e speriamo che altri si vogliano unire&rdquo;.

Calzedonia per Arena di Verona

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