Tra affermazione e negazione, tra impossibilità della risposta e performatività della domanda, in una continua dilatazione delle possibilità latenti a essa sottese.

<p style="text-align:justify">La Galleria Fumagalli ha il piacere di presentare la mostra di <strong>Maurizio Nannucci &ldquo;What to see what not to see&rdquo;</strong>, nel suo spazio milanese di Via Bonaventura Cavalieri 6, inaugurato a maggio 2016</p>

<p style="text-align:justify">La mostra consta di una sequenza di cinque nuove opere di Maurizio Nannucci, realizzate in neon di grandi dimensioni e di colori diversi che, attraverso immagini, parole e significati, interagiscono con gli spazi della galleria. In particolare, questo progetto verte sulla reiterazione di frasi affermative e negative che contengono al loro interno alcune modifiche concernenti il segno e inerenti al significato. Attraverso questa serrata dialettica tra due poli oppositivi, la ricerca dell&rsquo;artista tende a mettere in evidenza come il fulcro delle proprie realizzazioni sia da ricercare non tanto nell&rsquo;effettualit&agrave; di un atto in s&eacute; concluso, in una perentoria affermazione, quanto nella continua sospensione delle componenti semiologiche e semantiche della realt&agrave; in uno spazio in bilico, ma generativo.</p>

<p style="text-align:justify"><em>What to see what not to see, what to say&hellip; what to hear&hellip; what to feel&hellip; what to love</em>: le opere si presentano come una serie di interrogativi in continua tensione che fanno riflettere sulla condizione dell&rsquo;uomo nella societ&agrave; in un duplice rapporto, con gli altri e con s&eacute; stesso. L&rsquo;urgenza che si presenta quotidianamente &egrave; quella di fare una scelta: cosa vedere, cosa dire, cosa pensare, cosa percepire, cosa amare&hellip; come orientare le nostre decisioni. Il senso, il significato, &egrave; sempre sfuggente, irrisolto, ma lo scopo di Nannucci non &egrave; offrire soluzioni in s&eacute; concluse, ma indicare e alludere riflessivamente alle differenti possibilit&agrave; di lettura e interpretazione dei segni che ci circondano, in una continua apertura e declinazione delle componenti semantiche intrinseche alle proprie realizzazioni.</p>


Nannucci 003.jpg

<p style="text-align:center">&ldquo;Credo che l&rsquo;immagine trascenda i limiti della rappresentazione, diventando un&rsquo;immagine mentale, virtuale, un&rsquo;immagine che nasce da un sogno o da un sogno ad occhi aperti, un&rsquo;immagine visualizzata e relativa, che pu&ograve; essere evocata da una sola parola, un suono o un profumo...&rdquo;.&nbsp;</p>

<p style="text-align:center">Maurizio Nannucci</p>


Maurizio Nannucci, What to see What not to see, Installation view, Galleria Fumagalli Milano, Maggio-Luglio 2017. Courtesy l’artista e Galleria Fumagalli Milano. Ph Antonio Maniscalco

<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width:100%">
	<tbody>
		<tr>
			<td>
			<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width:600px">
				<tbody>
					<tr>
						<td>
						<table cellpadding="15" cellspacing="0" style="width:100%">
							<tbody>
								<tr>
									<td>
									<table cellpadding="0" cellspacing="0" style="width:100%">
										<tbody>
											<tr>
												<td>
												<p style="text-align:center"><strong>MAURIZIO NANNUCCI</strong></p>

												<p style="text-align:center"><em><strong>What to see what not to see</strong></em></p>

												<p style="text-align:center"><strong>QUANDO</strong>: 4 maggio / 22 luglio, 2017</p>

												<p style="text-align:center"><strong>DOVE:&nbsp;</strong>GALLERIA FUMAGALLI</p>

												<p style="text-align:center">Via Bonaventura Cavalieri 6,&nbsp;20121 Milano</p>
												</td>
											</tr>
										</tbody>
									</table>
									</td>
								</tr>
							</tbody>
						</table>
						</td>
					</tr>
				</tbody>
			</table>
			</td>
		</tr>
	</tbody>
</table>


“What to see what not to see”

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