Fascinazione quasi ossessiva di letterati e avventurieri, il "Viaggio in Italia" attraversa i secoli. E oggi lo spirito del Grand Tour viene riscoperto dalle collezioni Cruise 2026 - dal Lago di Como a Firenze, da Roma a Caserta.

Dapprima pellegrini, mercanti, artisti, poi, tra 17esimo e 18esimo secolo, esperienza erudita. Il viaggio diventa unico e solo fine, sintomo di una curiosit&agrave; fattasi pi&ugrave; audace. In nome del sapere e della conoscenza da un lato e del piacere dell'evasione, dall'altro. &Egrave; la stagione del Grand Tour, rito d'iniziazione dell'aristocrazia europea, la cui geografia sentimentale - che fu di Goethe, Stendhal e Lord Byron - viene reinterpretata nel 2026 da quattro grandi case di moda, che hanno eletto l'Italia a teatro privilegiato delle loro collezioni Cruise.&nbsp;

In un viaggio da Nord a Sud che inizia lungo le rive del Lago di Como, a Villa d'Este, a Cernobbio, nell'atmosfera di una villeggiatura aristocratica fin de si&egrave;cle. Qui Chanel celebra la fascinazione di Mademoiselle Coco per l'Italia, iniziata nel 1920 durante un viaggio veneziano con gli amici Misia e Jos&eacute; Maria Sert. Amore rinnovatosi proprio in questo luogo, dove trascorse intere estati in compagnia di Luchino Visconti a Villa Erba.&nbsp;

Keira Knightley alla sfilata Chanel Cruise 2026 a Villa d'Este sul Lago di Como

Nella villa acquistata nel 1815 da Carolina Amalia di Brunswick - moglie autoesiliatasi del Re Giorgio IV d'Inghilterra -, e divenuta albergo di lusso a fine Ottocento, una costellazione di muse e attrici - Sofia Coppola, Keira Knightley, Margaret Qualley, Lupita Nyiong'o - hanno assistito a un susseguirsi di pigiami in cloqu&eacute; oro opaco, jump-suit lam&eacute; dalla schiena scoperta, tweed lilla profilati di paillettes, trine crochet e macram&eacute;, miniabiti leggerissimi, fino alla chiusura con abiti da sera in taffet&agrave; nero, o con lampi di color camelia. E stata l'ultima collezione concepita dallo Studio della maison prima dell'arrivo del nuovo direttore creativo Matthieu Blazy a ottobre.&nbsp;

sfilata Cruise 2026 di chanel

Un passaggio di consegne, con la collezione Cruise che si fa "cesura" creativa tra un direzione creativa e l'altra, che ritroviamo anche lungo l'Arno, a Firenze. Dove Gucci sfila nel quattrocentesco Palazzo Settimanni, laboratorio della casa di moda dal 1953 e archivio della maison dal 2021. Con la supervisione di Demna, lufficio stile rilegge lo stile "jet-set" della seconda met&agrave; del secolo scorso in chiave contemporanea, in un tributo alla storia e all'identit&agrave; della casa di moda.

&laquo;Questa collezione&raquo;, dice la maison, &laquo;lavora per inserire il passato di Gucci nel presente in modo fresco e, cosi facendo, prefigurare anche il suo futuro&raquo;. Il risultato &egrave; un mosaico di segnali estetici che richiamano Tom Ford, Giannini, Michele, De Sarno, tra power dressing sontuosi, abiti di paillettes, maxi occhiali aviator, drappeggi e pellicce, stratificandoli come fotogrammi sospesi su una passerella-specchio.

sfilata Cruise 2026 di Gucci

Una drammaticit&agrave; adottata e portata al massimo livello anche da Maria Grazia Chiuri a Roma, per la sua ultima&nbsp;sfilata come direttrice creativa della linea femminile di Dior, ambientata a Villa Albani Torlonia, scrigno di una delle pi&ugrave; preziose collezioni private di statuaria greco-romana al mondo, essa stessa capolavoro dell'architettura. Con il contributo artistico di Matteo Garrone, il corto "Les Fant&ocirc;mes du cin&eacute;ma" celebra una Roma sospesa tra realt&agrave; e immaginazione, introducendo una collezione onirica popolata da fantasmi del cinema e memorie della Citt&agrave; Eterna.

Il finale della sfilata Cruise 2026 di Dior a Villa Albani Torlonia, Roma

Davanti ad un pubblico vestito di bianco come moderne vestali - Natalie Portman, Deva Cassel, Rosamund Pike, Beatrice Borromeo, Jisoo delle Blackpink -, salgono in passerella pizzi, tulle, velluti iridescenti e smoking femminili, echi della White Collection di Valentino e rimandi al passato della designer in Fendi, ad evocare una Roma impalpabile ma materica, dove haute couture e pr&ecirc;t-&agrave;-porter dialogano senza sovrapporsi: &laquo;Ho voluto farvi vedere ci&ograve; che realmente amo&raquo;, dice la couturi&egrave;re.&nbsp;

La sfilata Cruise 2026 di Dior

La collezione rende omaggio alla contessa Mimi Pecci Blunt, mecenate - strinse attorno a s&eacute; una sequela di artisti tra cui Braque, Dali e Cocteau - e anima cosmopolita di feste leggendarie, la cui vita diventa metafora di un "bal de l'imagination". Tra richiami a Fellini e Visconti, capispalla militari, abiti cardinalizi e chiaroscuri scolpiti tra nero, scarlatto e oro, Chiuri costruisce una sintassi visiva che fonde storia, arte e cinema, trasformando Roma in un luogo dove ogni vita pu&ograve; essere riletta come dai fotogrammi di un film.

Natalie Portman sfilata Cruise 2026 di Dior (Getty Images)

Cinema che ispira anche l'ultima tappa di questo Grand Tour della moda, la sfilata Max Mara alla Reggia di Caserta, dove, nello scenario neoclassico voluto da Carlo di Borbone per eguagliare Versailles, la casa emiliana orienta lo sguardo verso Napoli e il suo mito cinematografico. La collezione "Vesuvian Venus" rilegge l'et&agrave; dell'oro del cinema italiano con un atto di cinefilia sartoriale.

Joey King, Gwyneth Paltrow, Sharon Stone, Hayley Atwel in front row alla sfilata Cruise 2026 di Max Mara (German Larkin/Courtesy of Max Mara)

&laquo;Il nostro lavoro &egrave; creare fantasie&raquo;, afferma il direttore creativo lan Griffith, nel cui moodboard troviamo Sophia Loren de "La baia di Napoli" e Silvana Mangano di "Riso Amaro". E cos&igrave; sulle scalinate marmoree del palazzo sfilano micro short, circle skirt e teddy coat rosa gelato, oltre a capi ricoperti dai patter forniti dall'archivio della storica cravatteria partenopea Marinella.&nbsp;

Deva Cassel della sfilata Cruise 2026 di Max Mara

Il 75 esimo anniversario di Max Mara prende il via con una narrazione sensuale e iper-femminile e che, come per ogni maison di questo Grand Tour, attraversando laghi, palazzi rinascimentali, ville neoclassiche e regge, rimette in circolo una tradizione antica quanto l'idea stessa del viaggio. Quella di lasciarsi trasformare dai luoghi, di lasciarli agire come specchi capaci di restituire allo sguardo un'immagine pi&ugrave; nitida di ci&ograve; che siamo e di ci&ograve; che desideriamo diventare.

Viaggio in Italia, tra moda e mito: le collezioni Cruise 2026

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