Nuovo look per l’esposizione interna del museo che celebra il Cavallino Rampante nel proprio luogo di nascita


Il <a href="https://musei.ferrari.com/it/maranello">Museo Ferrari di Maranello</a> &egrave;, insieme al Museo Enzo Ferrari di Modena, uno dei poli museali italiani pi&ugrave; visitati, con oltre 530.000 presenze solo nel 2017. &Egrave; nato nel 1990, racconta la storia incredibile del Cavallino Rampante, delle auto da strada e da competizione che l&rsquo;hanno reso famoso nel mondo e del suo fondatore, il leggendario Drake. Quest&rsquo;anno, il Museo &egrave; stato oggetto di un nuovo allestimento, realizzato dall&rsquo;architetto Benedetto Camerana di Camerana &amp; Partners, in occasione dell&rsquo;inaugurazione di due mostre tematiche.

La prima &ldquo;Passion and Legend&rdquo; ripercorre la storia di <a href="https://www.ferrari.com/it-IT">Ferrari</a> attraverso una serie di temi: Enzo Ferrari, Come nasce una Ferrari (sia di ieri, che di oggi), Questione di Stile (Carrozzieri, Designer, personalizzazioni e modelli speciali), Ferrari Racing e Formula 1. Troviamo quindi la 166 Inter del 1948, la prima Ferrari per uso prevalentemente stradale, la Ferrari 250 GT Berlinetta &ldquo;Tdf&rdquo; del 1956 e ancora la Dino 246. L&rsquo;esposizione prosegue fino alle vetture dei nostri giorni, ad esempio la F12tdf, serie speciale limitata, e la 812 Superfast, la vettura stradale di serie pi&ugrave; prestazionale dalle Casa.&nbsp;

© Ferrari S.p.A.

La seconda, intitolata &ldquo;Driven by Enzo&rdquo; espone alcune delle vetture a quattro posti particolarmente amate da Enzo Ferrari per il loro mix di confort e sportivit&agrave;. Il colpo di fulmine per queste vetture scocc&ograve; la prima volta per la Ferrari 250 GT 2+2 del 1960 e si riconferm&ograve; per il resto della sua vita, come per la 400 GTi e la 412, fino alla Ferrari 456 GT, vettura da lui approvata personalmente nel 1988. Anche quando, nel 1969, decise di avere un autista, quest&rsquo;ultimo rimase spesso un passeggero e il compagno di viaggio di un uomo che si sent&igrave; sempre un pilota.&nbsp;

Il restyling del percorso espositivo &egrave; partito dal principio che un museo non dev&rsquo;essere un mero contenitore di reperti, ma deve invece aiutare il visitatore a costruire una narrazione lungo un sentiero obbligato; un viaggio che si fondato sull&rsquo;equilibrio tra tecnica ed emozione, proprio come le fuoriserie che sono usciti e che ogni giorno escono dalla fabbrica dei sogni di Maranello.

L&rsquo;aggiunta di nuove pareti posizionate in modo strategico, la posa delle vetture su grandi pedane rialzate e nuovi sistemi di illuminazione hanno contribuito in modo equo a valorizzare l&rsquo;esperienza di fruizione del singolo visitatore.

Le mostre resteranno al Museo Ferrari di Maranello fino a maggio 2019.&nbsp;

Museo Ferrari, il nuovo percorso

L'Officiel Italia - Spring 2024  n. 55 Aprile - Peggy Gou

L'Officiel Italia - Spring 2024  n. 55 Aprile - Natalie Portman Cover

Museo Ferrari, il nuovo percorso

Articoli correlati

Tech e Auto

Ferrari 812 Superfast

Tech e Auto

Ferrari Portofino

International Watch Review

Hublot, Ferrari e la meccanica dei sogni

Articoli consigliati

Fashion

Natalie Portman torna al cinema "Lady in the Lake"

Fashion

"LE MARIAGE" la collezione che celebra le nozze targate Jacquemus

Viaggi

Weekend in Ungheria, tra Budapest e il castello di Tura

Fashion

Fashion trend per la primavera estate 2024: abiti e sneakers, il binomio perfetto

Jewellery

In mostra alla Giudecca la maestria artigianale di Buccellati

Fashion

Il racconto della nuova collab tra Victoria Beckham e Mango

Pop culture

Jacquemus è diventato papà: ecco i gemelli Mia e Sun, avuti con il marito Marco Maestri

Fashion

L’arte entra in store: le boutique dei marchi ora ospitano l'arte